Il signore della Luce
Molteplici sono i nomi con cui viene chiamato dai suoi fedeli, ma il più in uso è R'hllor.
Il culto, diffuso e venerato principalmente nelle Città Libere, ma conosciuto anche in alcune zone dei Sette Regni, celebra il fuoco come creatura figlia del Signore della Luce. I Preti Rossi, i sacerdoti del credo chiamati così perché indossano unicamente vesti rosse, accendono grossi fuochi ogni giorno al tramonto, per ringraziare R’hllor della giornata appena conclusa e per pregare che invii il sole al mattino del giorno seguente per sconfiggere le tenebre incombenti. Nelle loro preghiere recitano di frequente “la notte è scura e piena di terrori”.
Numerosi sono i poteri concessi ai preti rossi. Essi credono che R’hllor dia loro la facoltà di vedere nelle fiamme il passato, il futuro o cose del presente che però sono lontane. Occorrono lunghi anni di allenamento per controllare queste capacità e distinguere nelle fiamme le forme del presente da quelle del passato.
Vi è l’usanza di pregare prima di un duello o di una prova, affidando l’esito alla volontà del Signore della Luce.
Quando un fedele è in punto di morte, il prete rosso ha il dovere di concedergli l’Ultimo Bacio, il bacio simbolico del dio verso coloro che stanno per intraprendere il viaggio. Riempiendosi la bocca di fuoco, i preti rossi soffiano le fiamme nel corpo del morente, giù nella gola fino ai polmoni, fino al cuore, all’anima.
Talora, per intercessione di R’hllor, il corpo del moribondo reagisce alle fiamme tornando a nuova vita.
Un prescelto può tornare in vita numerose volte se questa è la volontà del dio, ma ogni volta il processo diviene più difficile.
I preti rossi inoltre credono che R’hllor conceda loro il potere di vedere attraverso le menzogne, in modo da poter combattere i servi del dio Estraneo.
I fedeli del culto, infatti, riconoscono l’esistenza di due sole divinità. Contrapposto al dio della luce, impegnato in una eterna battaglia che è cominciata nell’istante in cui il tempo ha avuto inizio, esiste il signore dell’oscurità, Anima del Ghiaccio, dio di Notte e Terrore. Il dio Estraneo il cui nome non può essere pronunciato, e di cui gli Estranei sono considerati figli.
A differenza delle ombre, ritenute serve della luce e figlie del fuoco e pertanto strumenti di R’hllor, l’oscurità, la tenebra, è il male che è destinato ad abbattersi sul mondo.
Negli antichi libri di Asshai è scritto che verrà il giorno, dopo una lunga estate, in cui le stelle sanguineranno e il respiro gelido delle tenebre scenderà a incombere sul mondo. In questa ora terribile, un guerriero estrarrà dal fuoco una spada fiammeggiante. Quella spada sarà Portatrice di Luce, la Spada rossa degli eroi, e colui che la impugnerà sarà Azor Ahai, prediletto di R’hllor, Guerriero della luce, Figlio del fuoco, reincarnato. E di fronte a lei le tenebre fuggiranno.
La leggenda di Azor Ahai risale a un’epoca in cui il mondo era avvolto in profonde tenebre. Per opporsi all’oscurità, Azor Ahai decise di forgiare una spada unica, come mai ne fossero esistite prima. Così, per trenta giorni e trenta notti, creò dai fuochi sacri una lama prodigiosa, ma essa, immersa nell’acqua per essere temprata, si spezzò in mille frammenti. Decise di ritentare, e lavorò alla nuova lama per cinquanta giorni e cinquanta notti, e per temprarla decise di immergerla nel cuore di una fiera. Ma anche questa volta la lama si frantumò. Con grande dolore, questa volta Azor Ahai comprese cosa andava fatto.
Per cento giorni e cento notti massacranti lavorò nella sua forgia, e quando il fuoco rese la lama al massimo dell’incandescenza, l’eroe chiamò sua moglie, Nissa Nissa, e affondò la lama nel petto di lei. La sua anima, la sua forza e il suo coraggio impregnarono la lama, penetrando nell’acciaio.
Si narra che l’urlo di agonia e di estasi della donna creò una crepa sulla faccia della luna.
I preti rossi credono fermamente che quando una stella rossa, araldo dell’eroe, sanguinerà e le tenebre si faranno più fitte, Azor Ahai nascerà di nuovo dal fumo e dal sale risvegliando i draghi dalla pietra.
Egli combatterà il dio Estraneo, e se cadrà, il mondo cadrà con lui.
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