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Il Nord
Scritto da Axl   
mercoledì 04 giugno 2008

IL NORD DEI SETTE REGNI

I LUOGHI SONO ORDINATI DA NORD A SUD  


LA BARRIERA

Si tratta di un muro di ghiaccio e magia costruita circa 8000 anni fa con il compito di proteggere il reame.

È la più grande struttura mai eretta da mano d’uomo, visibile da miglia di distanza: una linea azzurro pallido estesa da un estremo all’altro dell’orizzonte settentrionale, gigantesca, ininterrotta,l’ultimo confine del mondo.

È alta 250 metri (700 piedi), il triplo dei castelli più alti, ma in alcuni punti è più alta che in altri. Brandon il Costruttore ha posto i blocchi delle sue fondamenta dov’era possibile, e qua e là le colline sorgono alte e selvagge.

La sua sommità è tanto larga da permettere il passaggio di 12 uomini a cavallo affiancati.

Alla base è tanto spessa che ci vorrebbero centinaia d’uomini muniti d’asce e picconi per aprirsi un varco nel ghiaccio.

Per salirvi in cima e pattugliarla occorre entrare in una specie di gabbia ascensore che solleva gli uomini fino alla sua sommità.

C’è un allungamento di ghiaccio lungo la cresta; qui, anche se la cima della Barriera è ottocento piedi sopra il terreno della foresta, un buon terzo di quest’altezza è terra e pietra, invece che ghiaccio.

A qualcuno sembra una creatura vivente. Il colore del ghiaccio muta a seconda della luce:

ora è del blu profondo dei fiumi congelati, ora del bianco sporco della neve vecchia e, quando una nube scivola ad intercettare i raggi del sole, si oscura assumendo la sfumatura grigio pallido del granito.

Si allunga a perdita d’occhio ad est e ad ovest, una fuga prospettica talmente immane da fare apparire i fortini e le torri di guardia del Castello Nero strutture insignificanti.

Si assicura che sia una spada ad oriente del Castello Nero, ma un serpente ad occidente.

Si afferma che sia la fine del mondo.

Quando fa caldo, la Barriera lacrima copiosamente.

La Barriera è presidiata dalla confraternita dei Guardiani della Notte. Essi la mantengono praticabile spargendovi ghiaia, che però viene continuamente riassorbita dal ghiaccio.

In prossimità della Barriera gli alberi della Foresta Stregata vengono abbattuti affinché si possano vedere i nemici da molto lontano.

Ogni uomo in nero monta la guardia sulla Barriera e ha il dovere di impugnare la spada, ma sono i rangers il cuore guerriero dei Guardiani della Notte.

Lungo la Barriera vi sono diciannove fortini, che costituiscono la base operativa dei Guardiani della Notte; di essi, però, non ne sono mai stati occupati contemporaneamente più di diciassette.

L’esatto ordine dei diciannove fortini dei Guardiani della Notte, lungo la Barriera, è da Ovest ad Est:

Ponte del Forte Occidentale; Torre delle Ombre; Bastione Sentinella; Guardia Grigia; Porta di Pietra; Collina Innevata; Segno di Ghiaccio; Forte della Notte; Lago Profondo; Porta della Regina; Castello Nero; Scudo di Quercia; Forte del Bosco Lacustre; Radura degli Zibellini; Porta della Brina; Lungo Tumulo; Le Torce; Guardia Verde; Forte Orientale.

Oggi la confraternita è decaduta tanto che ne restano presidiati soltanto tre: Il Castello Nero, il Forte Orientale e la Torre delle Ombre. Gli altri sono chiamati ormai Castelli Fantasma. Si dice che le porte vengono serrate con ghiaccio e pietra quando un castello viene abbandonato.

Al di là della Barriera vi sono i bruti, gli Estranei ed altre magiche creature, tra cui i metalupi.

Per secoli e millenni i corni non hanno suonato per tre volte. Quando sulla Barriera si ode una volta il suono del corno, i Guardiani della Notte sanno che vi sono dei confratelli sulla via del ritorno; se suona due volte, vuol dire che vi sono nemici in avvicinamento. Il triplice suono, invece, significa “Estranei”.

Il CASTELLO NERO è la sede centrale dei Guardiani della notte, e la sede, anche, del lord comandante supremo della confraternita: lord Jeor Mormont.

Si tratta di un luogo freddissimo, senza sorgenti di calore.

Non è niente più di una serie di torri e fortezze, due terzi delle quali cadute in rovina.

Ormai sembra una rovina quanto la Torre Grigia. Erbacce marroni e fragili crescono nelle crepe tra le pietre del cortile. Neve vecchia copre il tetto delle Baracche di Flint e giace sul lato nord della Torre di Hardin. Dita di fuliggine venano la Torre del Lord Comandante, dove il fumo evapora fuori dalla finestra.

Non esistono cancelli nella Barriera, né al Castello Nero né da nessun’altra parte delle trecento miglia della muraglia di ghiaccio.

Sotto la Barriera c’è uno stretto tunnel scavato nel ghiaccio, con gelide pareti oscure. La strada è bloccata tre volte da inferriate.

C’è una sala comune, dove mangiano tutti i Guardiani della Notte. Davanti ad essa c’è un piazzale disseminato di erbacce.

La maggior parte delle torri è vuota ed ogni Guardiano della Notte può scegliersi la cella che vuole.

All’interno del Castello Nero c’è la torre di Hardin, all’interno della quale c’è la cella scelta da Jon Snow, durante il periodo del suo addestramento.

Nel solarium di lord Mormont ci sono pesanti tende, una sedia ed un tavolo ingombro di carte.

I quartieri di maestro Aemon si trovano in un austero fortino di legno al di sotto dell’uccelliera. Lì si trova anche la biblioteca. All’interno dell’uccelliera ci sono i corvi, protetti dalle sbarre delle gabbie.

All’interno del Castello Nero c’è un piccolo tempio accudito da un septon ubriaco. Il tempio ha una finestra rivolta verso sud. Al suo interno c’è un gran cristallo rituale che intercetta i raggi del sole e li frantuma in un arcobaleno multicolore sull’altare.

Non c’è invece un Parco degli Dei: non ve n’è bisogno, data la vicinanza della Foresta Stregata; lì, infatti, c’è un bosco di alberi-ferro, a mezza lega dal castello.

Alla base della Barriera c’è una uno dei magazzini, una cella scura e fredda scavata nel ghiaccio che viene usata per conservare la carne e a volte anche la birra.

Sotto al Castello Nero c’è una cripta. Lì l’aria è satura dell’odore della carta, della polvere, del tempo. Alte scaffalature di legno s’innalzano perdendosi nella penombra; sono cariche di volumi dalle pesanti rilegature di cuoio e di antiche pergamene arrotolate. Vi sono stretti corridoi e oscuri soffitti a volta. Un tavolo è stato sistemato in una nicchia nella parete di pietra. Ci sono migliaia di libri. Gli scaffali sono talmente vicini tra loro che si è costretti a camminare uno davanti all’altro per uscire.

L’accesso della cripta dà su uno dei tunnel che i confratelli chiamano "i passaggi dei vermi", un dedalo di condotti sotterranei che collega i manieri e le torri del Castello Nero. Durante l’estate, fatta eccezione per i ratti e le altre creature del sottosuolo, i passaggi dei vermi vengono usati di rado, ma d’inverno, quando la neve si accumula fino a quaranta, cinquanta piedi e i venti gelidi scendono ad ululare dal Nord, sono quei tunnel a tenere unito il Castello Nero. I gradini d’accesso sono ripidi.

A sud del castello nero, vi è un piccolo villaggio, sulla Strada del Re, chiamato CITTÀ DELLA TALPA. Qui i Guardiani della Notte si recano a gozzovigliare. É più grande di quanto appaia: per tre quarti si sviluppa sottoterra, in un labirinto di tunnel che collega tante stanze calde nella profondità della terra. Solo alcune piccole baracche si possono vedere alla luce della luna. C’è perfino un bordello, là sotto, ma in superficie nulla ne rivelava l’esistenza se non un capanno di legno non più grande di un ripostiglio, con una lanterna rossa appesa alla porta. I Guardiani della Notte definiscono le puttane di quel bordello “tesori sepolti”.

Il secondo dei tre è IL FORTE ORIENTALE, che si trova all’estremità orientale della Barriera, sul mare. È il porto dei Guardiani della Notte, con al comando Cotter Pyke.

Il terzo è LA TORRE DELLE OMBRE, che si trova all’estremità occidentale della Barriera. I Rangers della Torre delle Ombre sono comandati da Denys Mallister. Dalla Torre delle Ombre arrivano granchi conservati nella neve.

Tra le rimanenti piazzeforti della confraternita in nero, ormai abbandonate da tempo, bisogna ricordare:

IL FORTE DELLA NOTTE, ormai ridotto ad una desolazione di macerie, rovine ed erbacce.

Compare in qualcuna delle più spaventose tra le storie della vecchia Nan. È qui che regnava il Re della Notte, prima che il suo nome fosse cancellato dalla memoria degli uomini. Qui il Cuoco Ratto aveva servito al re Andalo la sua torta di principe e pancetta, dove le settantanove sentinelle facevano la guardia, dove il coraggioso giovane Danny Flint era stato stuprato e ucciso. Questo era il castello dove re Sherrit aveva mandato la sua maledizione sugli Andali dell’antichità, dove i ragazzi apprendisti si erano confrontati con cose che provenivano dalla notte, dove il cieco Symeon dagli Occhi di Stelle aveva visto lottare i mastini infernali.

“Ascia Pazza” aveva una volta camminato su questi terreni ed aveva scalato queste torri, macellando i suoi fratelli nell’oscurità. Tutto ciò è avvenuto centinaia e migliaia di anni prima, e qualcuno non è mai avvenuto del tutto. I Guardiani della Notte hanno abbandonato il Forte della Notte duecento anni prima.

Il vento fa un rumore nervoso quando attraversa le torri spezzate, le fortezze rumoreggiano, e si possono sentire i ratti scavare sotto il pavimento della sala grande. Si dice che siano i figli del Cuoco Ratto che scappano dal loro padre.

Ci sono alberi dove un tempo c’erano le stalle, e un albero-sentinella bianco cresce tramite un buco nel pavimento della cucina.

Il Forte della Notte è l’unico castello i cui gradini sono stati scavati nel ghiaccio stesso della Barriera.

È il primo castello sulla Barriera, e il più grande. È vecchio il doppio del Castello Nero. È anche stato il primo ad essere abbandonato, al tempo del Vecchio Re (Jaehaerys I Targaryen).

Già allora era per due terzi vuoto e troppo costoso da mantenere. La Buona Regina Alysanne aveva suggerito che i Guardiani della Notte lo rimpiazzassero con un castello più piccolo e più nuovo in un luogo solo sette miglia a est, dove la Barriera curva lungo la costa di un bel lago verde. Lago Profondo era stato pagato dai gioielli della regina e costruito dagli uomini che il Vecchio Re aveva mandato a nord, e i confratelli neri avevano abbandonato il Forte della Notte ai ratti. Ora, però, Lago Profondo è altrettanto vuoto.

Ci sono un sacco di porte nere, e molti ratti.

Si dice che ci siano antichi fantasmi, di già prima di Aegon il Drago, settantanove disertori che andarono a sud per diventare fuorilegge. Uno era il figlio più giovane di lord Ryswell, così quando raggiunsero la terra delle tombe essi raggiunsero il suo castello, ma lord Ryswell li prese prigionieri e li riportò al Forte della Notte. Il lord comandante fece scavare dei buchi sulla cima della Barriera e li rinchiuse dentro di essi, murandoli vivi nel ghiaccio. Avevano lance e corni e guardavano a nord, e sono chiamati le settantanove sentinelle: avevano lasciato il loro posto in vita, così nella morte lo mantennero in eterno. Anni dopo, quando lord Ryswell era vecchio e stava morendo, andò sulla Barriera e prese il nero per stare accanto a suo figlio, perché, nonostante lo avesse rimandato sulla Barriera, lo amava ancora e voleva condividere la sua veglia.

La porta guardata dal Forte della Notte è stata murata fin dal giorno in cui i confratelli neri hanno preso i loro muli e sono partiti verso Lago Profondo.

Nella torre della campane manca la campana; nell’uccelliera mancano gli uccelli. Sotto la birreria si trova una volta di caschi di quercia. C’è una libreria, in cui gli scaffali sono crollati ed i libri sono stati portati via. Ci sono dei sotterranei con abbastanza celle per tenervi cinquecento prigionieri. Solo un muro resta della sala grande; la sala da bagno sembra affondata nel terreno, ed un grande cespuglio ha conquistato il terreno del cortile fuori dall’armeria dove un tempo i confratelli neri si esercitavano con lancia e scudo e spada.

L’armeria e la forgia stanno ancora in piedi.

Le cucine sono un ottagono di pietra con una cupola spezzata. Un albero-sentinella è sbucato dal buco sul soffitto; uno strano tipo d’albero, molto magro. C’è un pozzo, largo almeno venti piedi, tutto di pietra, con dei gradini costruiti al suo interno, circolando giù e giù nell’oscurità, ma non se ne vede il fondo e l’acqua. Dal pozzo si può accedere alla Porta Nera, che conduce oltre la Barriera, ma può essere aperta solo da un Guardiano della Notte che abbia già prestato giuramento.


 

 

IL DONO

Zona del nord, nei pressi della Barriera, che è stato assegnato ai Guardiani della Notte in perpetuità.

Si divide in Nuovo Dono, e Dono di Brandon.

Secondo la leggenda, fu Brandon il Costruttore a dare tutte le terre a sud della Barriera alla confraternita in nero, fino a una distanza di 25 leghe, per il loro mantenimento. Secondo alcuni maestri, invece, si è trattato di un altro Brandon, non del Costruttore. Migliaia di anni dopo, la Buona Regina Alysanne visitò la Barriera sul suo drago “Ala d’argento”, e pensò che i Guardiani della Notte fossero così coraggiosi da meritare che suo marito il Vecchio Re raddoppiasse la dimensione delle loro terre, fino a cinquanta leghe: questo è il Nuovo dono.

I posti più vicini alla Barriera vengono invasi spesso dai bruti, così il popolino si muove verso sud o sulle montagne e lascia il Dono disabitato.

 

CORONA DELLA REGINA

È una torre che si trova nel Nuovo dono.

La torre si trova su un’isola, il suo gemello riflesso nell’acqua ancora blu. Quando soffia il vento, delle increspature si muovono lungo la superficie del lago, inseguendosi l’un l’altra come ragazzi nei loro giochi.

Per raggiungerla, c’è un passaggio di rocce nascosto dall’acqua. È profondo tre piedi. Alla fine, ci sono dei gradini che conducono alla porta della fortezza. La parte emersa del passaggio, i gradini e la porta sono in linea retta, ma il resto del passaggio va avanti a zig zag. Le svolte sono traditrici: chiunque si fosse avvicinato poteva essere colpito da frecce arroventate.

La porta è chiusa, ma i suoi serramenti di quercia si sono usurati con gli anni, ed ormai non può più essere chiusa completamente.

Al di là della porta, c’è una stanza cupa, a fatica larga abbastanza per contenere quattro persone.

Gradini costruiti nei muri più interni della torre curvano in alto verso sinistra, in basso verso destra, dietro delle porte di ferro. Anche sopra la testa c’è una grata di ferro, che ne fa un buco della morte: per difendersi, si può buttare giù di là dell’olio arroventato. Le grate sono chiuse, ma le sbarre di ferro sono arrossate dalla ruggine, per cui basta una spallata per abbatterle.

Al di sopra del buco della morte, ci si trova un gruppo di piccole celle, scure e vuote. Più si sale, più luce c’è. Da lì sopra si può guardare molto lontano. A sud le colline salgono, con le montagne grigie e verdi dietro di esse. La pianura del Nuovo dono si estende in tutte le altre direzioni, finché l’occhio può vedere.

La fortezza ha una corona dorata. La Regina Alysanne ha dormito qui, così gli abitanti della fortezza hanno dipinto d’oro i merli in suo onore.

 

SKAGOS

È un’isola del nord, dominata dalla casa Magnar.


 

L’ISOLA DELL’ORSO

È l’isola che i re del nord avevano destinato ai Mormont. Si tratta di un luogo inospitale e povero.

Re Rodrik Stark la vinse a un incontro di lotta e la diede poi ai Mormont.

Si dice che sia bella, ma remota. Vi sono vecchie querce contorte e alti pini, cespugli irti di spine, pietre grigie coperte da muschio, piccoli torrenti d’acqua gelida che scorrono lungo ripide colline.

Il palazzo dei Mormont è fatto di enormi tronchi e costruito con una barriera di terra battuta.

Salvo pochi ardimentosi, la gente dell’isola dimora sulle coste e vive di pesca. L’isola si trova molto a nord, ed i suoi inverni sono molto più terribili di quanto si possa immaginare.

È una dimora troppo fredda, troppo umida, troppo remota, con un castello niente più di una lunga sala di tronchi. Non ci sono feste in maschera, né spettacoli di guitti, né balli, né fiere.

Possono passare intere stagioni senza che passi un menestrello, e non c’è neppure un orafo.

L’isola è ricca di orsi e di alberi, ma è povera per tutto quel che resta.

A governarla c’è lady Maege Mormont, sorella del lord comandante dei Guardiani della Notte, Jeor Mormont.

 

MONTI A NORD DELLA FORESTA DEL LUPO

Nessuna strada corre attraverso le contorte vallate montane. Tra i picchi di pietra grigia giacciono laghi ancora blu, lunghi e profondi e stretti, e la verde oscurità di boschi di pini senza fine. Il rossastro e dorato delle foglie d’autunno cresce meno comune quando si lascia la foresta del lupo per arrampicarsi lungo le vecchie colline, e svanisce dal momento che queste colline diventano montagne. Gigantesche sentinelle grigio-verdi incombono sopra i viandanti, e abeti e pini in una profusione senza fine. Il terreno è tappezzato da aghi di pino verdi scuri.

Nelle notti chiare e fredde si può vedere nel cielo il Drago di Ghiaccio: si dice che la stella blu nell’occhio del drago indichi sempre il nord.

Nelle montagne, i ruscelli sono più piccoli e più ghiacciati, e gli animali da cacciare sono molti meno.

 

ULTIMO FOCOLARE

È il castello degli Umber, che si trova molto a Nord di Grande Inverno. Si trova molto a est rispetto alla Strada del Re, ma d’estate gli Umber pascolano le loro pecore nei prati alti.

Il signore di Ultimo Focolare è lord “Grande” Jon Umber.

 

DEEPWOOD MOTTE

É il feudo di lord Robett Glover.

 

KARHOLD

È la piazzaforte dei Karstark.

Nelle vene dei Karstark scorre il sangue degli Stark, qualcosa che aveva avuto origine centinaia di anni prima.

I Karstark fanno risalire la loro stirpe a Karlon Stark, un figlio cadetto di Grande Inverno che, migliaia di anni prima, aveva sconfitto un lord ribelle. Per quel suo atto di valore, gli furono assegnate delle terre. Il castello che vi fu costruito venne chiamato Karl’s Hold, il Bastione di Karl, che ben presto divenne più brevemente Karhold. E gli Stark di Karhold divennero i Karstark.

L’attuale lord è Rickard Karstark.

 

LA FORESTA DEL LUPO

Si trova quasi due miglia oltre la Città dell’Inverno. Vi si può andare a caccia di cervi, ma è abitata anche da molti altri animali: alci, furetti, volpi, conigli, orsi e lupi.

Si tratta di una foresta inestricabile ai cui fianchi si trovano colline di silice grigie e aspre, con alte torri di guardia, poi montagne grigio metallico piene di neve.

Nella parte più interna, enormi querce scure prendono il posto di pini e alberi-sentinella.

Grovigli di rovi celano pericolose fenditure e crepacci. Colline irte di pietre si susseguono senza sosta. C’è un villaggio di pastori, abbandonato ed invaso di erbacce, ed una cava allagata, la cui acqua conserva una sfumatura grigio-acciaio.

Si dice che sia un luogo tenebroso ed inquietante, pieno di lupi.

È difficile trovarvi più di due o tre alberi-diga nello stesso punto.

Le foreste appartengono ai metalupi, i pendii nevosi e le colline di pietra, i grandi pini verdi e le querce dalle foglie dorate, i ruscelli dirompenti e i laghi blu frangiati con dita di bianco ghiaccio.

 

COLTELLO BIANCO

È un fiume del nord. Costeggiandolo si può giungere fino a Porto Bianco; è la strada migliore per raggiungere il Sud, prendendo una nave a Porto Bianco, se non si vuole procedere via terra attraverso la Strada del Re.

 

FORTE TERRORE

È il castello dei Bolton. Un tempo i suoi uomini usavano indossare cappe ricavate dalla pelle dei loro nemici morti. Anche alcuni Stark hanno subito quella sorte, prima che i Bolton giurassero fedeltà a Grande Inverno. L’attuale lord è Roose Bolton.

 

GRANDE INVERNO


È il grande castello da cui gli Stark dominano il Nord.

Prima dei Targaryen, era la capitale del regno del nord (sotto re Torrhen, "Il Re in ginocchio").

Nelle intercapedini delle pareti circola l’acqua calda delle sorgenti su cui la fortezza è stata costruita; in questo modo i suoi abitanti possono combattere il freddo. Le stanze più calde sono quelle di lady Catelyn.

Grande Inverno è circondata da due massicce conte di mura, con un ampio fossato tra l’una e l’altra. Il muro esterno raggiunge un’altezza di venticinque metri, quello interno supera i quaranta metri.

Lungo le mura vi sono molte torrette.

Si dice che nelle antiche pietre dell’antico castello vi sia una grande forza. Si dice anche che il maniero sia cresciuto su se stesso come un albero di roccia.

Le pareti alte e grigie della Sala Grande sono ornate dai vessilli delle casate. Da lì si possono osservare lastre verdi e gialle proteggere i giardini vetrati. Qui si tengono i più importanti banchetti. La sala grande non è sufficiente per ospitare tutti i lord del nord, i loro figli e i loro vassalli. Il posto a destra del lord è un posto d’onore. Nella Sala Grande si trova l’alto scranno di pietra degli Stark; esso ha i metalupi scolpiti sui braccioli.

La Prima Fortezza è un labirinto di pietra grigia con molteplici tunnel, cortili e muraglie.

Nelle parti più antiche i camminamenti e le sale sono intricatissime. Bran ama arrampicarsi proprio sui tetti della Prima Fortezza. I suoi scantinati hanno delle finestre molto strette.

All’ombra della Prima Fortezza c’è un camposanto, le lapidi vaiolate da pallidi licheni, dove gli antichi re dell’Inverno seppellivano i loro fedeli servitori.

C’è un ponte coperto di legno che dal quarto piano della Torre della Campana raggiunge il secondo piano dell’Uccelliera. Attraversando un cunicolo nel perimetro di Grande Inverno si sbuca al pian terreno della Porta Nord. Nella torre c’è una biblioteca piena di antichi testi acquisiti dagli Stark nel corso dei secoli; alcuni di essi sono rarissimi. Purtroppo, un incendio ha danneggiato questa struttura.

La torre più alta di Grande Inverno è la Torre Spezzata. È chiamata così perché molti secoli prima una folgore ne ha fatto incendiare la sommità, che è quindi crollata insieme ai piani superiori. Ora la sua cima è frastagliata come la corona di un re. Il modo migliore per raggiungere la cima della Torre Spezzata è andare nel Parco degli Dei, salire sulla cima dell’albero sentinella, e attraversare l’armeria e il corpo di guardia, saltando di tetto in tetto, fino ad arrivare al lato cieco della fortezza, in modo da salire e conquistare il doccione superiore.

Da lì, allungandosi molto, si raggiunge la Torre Spezzata. Sulla sua cima nidificano i corvi.

Dalla cima di una torre di guardia sulle mura esterne si può guardare la gente arrivare, grazie a “L’occhio da lontano” di bronzo di Maestro Luwin. Una progressione di appigli scolpiti nel granito del muro interno del torrione formano una scala.

La torre di Maestro Luwin ha una balconata da cui si può guardare il cortile del castello.

Nella sua torretta, è ammucchiata talmente tanta roba che ci si chiede come faccia il maestro a trovare ciò che cerca. Tavoli e sedie sono ingombri di traballanti pile di libri, file di vasi occupano gli scaffali, mozziconi di candela e chiazze di cera indurita costellano i mobili, il tubo di bronzo con le lenti di Myr è sistemato su un treppiede accanto alla porta della balconata, mappe stellari sono appese alle pareti, dovunque ci sono penne, pergamene e calamai.

Gli escrementi dei corvi messaggeri appollaiati fra le travature del tetto punteggiano ogni cosa.

Gli antenati degli Stark sono sepolti nelle Cripte, in cui si trova una doppia teoria di pilastri di granito e troni di pietra con le effigi dei morti sepolti lì. La cripta è più estesa di Grande Inverno. Più in basso ci sono altri livelli, sepolcri ancora più profondi e tenebrosi, nei quali sono sepolti i re più antichi. Ognuna delle statue degli antichi uomini del nord ha una picca sulle ginocchia ed un meta-lupo accucciato ai suoi piedi. Alcuni sono coperti da folte barbe, uomini irsuti, fieri come i lupi accucciati ai loro piedi; altri sono privi di peli e hanno fattezze angolose e taglienti quanto le lunghe spade di ferro che tengono sulle ginocchia. Si dice che fossero uomini duri per epoche dure.

Nell’ultimo sepolcro riposano lord Rickard, Brandon e Lyanna Stark. Al di là di esse vi sono le tombe che aspettano gli Stark viventi. Vi sono tortuosi gradini di pietra. La porta delle cripte è fatta di legno e di ferro; vecchia e pesante, è inclinata rispetto al terreno. Vi si può accedere solo uno alla volta. L’aria è gelida, ristagnante.

Qui da bambini Arya e i suoi fratelli giocavano a giochi tipo “Vieni nel mio castello”, e giochi di mostri e di fanciulle, tra i re di pietra sui loro troni.

Septon Chayle ha appeso nel Tempio maschere ad ognuna delle pareti.

Le Stalle sono fatte di legno e paglia.

Il Parco degli Dei è un luogo primordiale e oscuro, silenzioso e ombroso, pieno di licheni morenti e decomposti in boschi ancestrali di 10mila anni, e tronchi ammuffiti. Qui vi sono alti alberi-sentinella coperti da fitti aghi di pino grigio verdi, grandi querce, tante specie di abeti. Al centro di tutto questo c’è uno stagno; accanto all’acqua la pietra è liscia. Gli stagni sono caldi. Al cospetto dello stagno c’è l’albero del cuore, con un volto scolpito nel legno, simile ad un gigante pallido congelato per l’eternità. Il suo legno è scuro perfino di giorno, così come le sue foglie. Sul lato opposto del parco degli dei, sotto le finestre della casa per gli ospiti, l’acqua di una sorgente calda sotterranea va ad alimentare tre piccole pozze; giorno e notte, nembi di vapore si alzano dalla sua superficie; la parete che incombe dietro di esse è coperta di muschio. C’è una grande quercia sulla sponda opposta dello stagno. Si dice che il Parco degli dei non possa mai appartenere a nessun intruso.

La Porta dei Cacciatori è situata accanto ai canili e alle cucine. Si apre direttamente sui campi e sui boschi, consentendo ai cavalieri di andare e venire senza dover passare attraverso la Città dell’Inverno. È chiusa da una grata di ferro.

Fuori dalle mura del castello si trova la Piazza del Mercato.

Nei pressi di Grande Inverno si trova un grande villaggio, chiamato Città dell’Inverno. La birreria del villaggio si chiama Ceppo Fumante.

Nella stanza di Bran c’è un cesto appeso a un perno a lato della porta d’ingresso. Nelle pietre del muro sono state fissate delle sbarre. Accanto alla finestra c’è un sedile. La torre ha delle scale a spirale.

 

PIAZZA DI TORRHEN

È il feudo di Helman Tallhart, che si trova a molti giorni di cavallo da Grande Inverno. Si tratta di un castello abbastanza forte: le sue mura sono di pietra, alte dieci metri, con torri quadrate, a loro volta fortificate, a ogni angolo.

 

 

TERRA DELLE TOMBE

È un luogo sulla Strada del Re. Qui sono stati tumulati i primi uomini; percorrere questa regione è un po’ come camminare su un cimitero.

 

 

CAPO DELLA VEDOVA

È il castello della casa Flint, governato da Lady Lyessa Flint.

 

PORTO BIANCO

È una città situata sulla foce del Coltello Bianco; qui si trova il più grande porto del Nord.

Porto Bianco è la sede del feudo della casa Manderly, il cui lord è Wyman Manderly. Il castello è stato costruito dal re del nord Jon Stark dopo aver respinto i predoni venuti da est.

 

 

MOAT CAILIN

È un’antica piazzaforte che i Primi Uomini hanno costruito per dominare l’Incollatura. Oggi, però, ne sono rimaste solo le rovine. Negli ultimi diecimila anni, in ogni caso, contro il Moat Cailin si è schiantato qualsiasi esercito proveniente da sud.

Essa è dominata dalle case Tallhart e Glover, vassalle degli Stark.

Enormi blocchi di basalto nero, ciascuno grande come un capanno rurale, giacciono semiaffondati nel terreno paludoso, dispersi a casaccio come i pezzi di un gioco infantile.

Nient’altro rimane della muraglia un tempo alta quanto quella di Grande Inverno. Il mastio di legno è svanito senza lasciare traccia, distrutto da migliaia di anni; l’unico retaggio della formidabile fortezza costruita dai Primi Uomini sono tre torri, delle venti che esistevano un tempo, a credere nelle leggende.

La Torre del Corpo di Guardia appare ancora abbastanza solida.

La Torre dell’Ubriaco, situata nell’area paludosa dove un tempo si incontravano le mura meridionali e occidentali, è inclinata come un uomo sul punto di rivoltare le viscere per il troppo vino.

L’alta, snella Torre dei Figli, da dove la leggenda vuole che i Figli della foresta abbiano invocato i loro dei senza nomi perché calassero il grande martello fatto d’acqua, ha perduto metà della sua corona. È come se le fauci di un colossale mostro abbiano staccato con un morso parte dei merli sulla sommità, risputandone poi i frammenti sulla palude circostante.

Tutte e tre le torri sono verdastre di muschio. Un albero è cresciuto tra le pietre del lato nord della torre di Guardia, e i suoi rami nodosi sono inghirlandati da un bianco manto di rampicanti filamentosi.

Si dice che il Moat Cailin non sia niente più di una trappola mortale. È una rovina molto poderosa, più di quanto appaia. Le tre torri superstiti dominano il paesaggio in tutte le direzioni e qualsiasi esercito nemico è costretto a passarci in mezzo. In quel punto le palude sono impenetrabili, piene di sabbie mobili e gorghi, brulicanti di serpenti. Per dare l’assalto a una qualsiasi delle torri, i soldati sono costretti a guadare nel liquame nero alto fino alla cintola, attraversare un fossato piene di lucertole-leone, scalare mura viscide di muschio, e tutto questo essendo esposti al tiro degli arcieri dalle altre torri. E quando cala la notte, si dice che quel luogo sia abitato da spettri, freddi e vendicativi spiriti del nord, assetati di sangue del sud.

 

 

L’INCOLLATURA

É lo stretto che separa la parte nord e sud del continente. A nord dell’Incollatura vi è il territorio degli Stark, a sud la regione dei fiumi dominata dai Tully.

L’Incollatura è composta di paludi infette con un’atmosfera opaca graveolente. Vi sono tendaggi di muschi e licheni, fiori enormi emergono dal fango e fluttuano sulla superficie. Vi sono i fiori detti baci velenosi e la torre di guardia stregata.

Fu Re Rickard Stark a conquistarla, strappandola al re delle Paludi, di cui sposò la figlia.

A nord dell’Incollatura, ovunque, uno straniero vestito di nero è guardato con freddo sospetto.





TORRE DELLE ACQUE GRIGIE

È il castello di Howland Reed, da cui domina i “Crannogmen”.

I suoi abitanti sono detti “mangiaranocchi”, oppure “gente del fango”.

Non ci sono cavalieri, né maestri d’armi, né maestri della cittadella. I corvi non riescono a trovare la Torre delle Acque Grigie, come non ci riescono i nemici, perché la fortezza si muove.

I Crannogmen costituiscono l’elusivo popolo delle nere paludi dell’Incollatura, il quale ben di rado lascia le sue umide terre. Sono gente povera, pescatori e cacciatori di rane, che vive sui Crannog, palafitte di canne e di vimini intrecciato su isole galleggianti celate nelle profondità delle paludi. Si dice siano uomini codardi, gente che combatte con punte avvelenate, e che preferisce nascondersi davanti al nemico, invece che affrontarlo in campo aperto. Eppure, Howland Reed è stato uno dei più valorosi compagni d’Eddard Stark durante la guerra in cui re Robert aveva conquistato il trono.

La loro dieta è costituita principalmente da pesci e rane, lucertole-leone e anche tutti i tipi d’uccelli.

Come armamenti i crannogmen prediligono una leggera lancia da rane a tre punte e una rete intrecciata, nel cui uso sono eccelsi. I crannogmen sono tutti piccoli di statura e sono la popolazione con il maggiore retaggio dei Figli della Foresta.

Ultimo aggiornamento ( sabato 05 dicembre 2009 )
 
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