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Storia: Capitolo IV
Scritto da Axl   
mercoledì 04 giugno 2008

LA RIVOLTA DELLE ISOLE DI FERRO

 
Cinque anni dopo l’ascesa al Trono di Spade di Robert Baratheon, un altro capitolo di storia interessò i Sette Regni, una storia da sempre scritta col sangue e le morti di milioni di persone: La rivolta dei Greyjoy.

Gli abitanti delle Isole di Ferro, chiamati “Uomini di Ferro” per il loro carattere duro e spietato, sono sempre stati un popolo libero ed indipendente, già dall’epoca della venuta degli Andali, e anche quando, con l’arrivo di Aegon “Il Conquistatore”, Harren il Nero, signore delle Isole che aveva esteso il suo dominio fino alle Terre dei Fiumi, perì insieme ai suoi figli nell’immane rogo di Harrenhal, scatenato dai draghi Targaryen.

Da allora, per secoli, gli Uomini di Ferro hanno smesso di osservare l’Antica Legge, basata sul culto del Dio Abissale, che continuava comunque ad essere venerato in segreto negli animi di tutti, e soprattutto sulla pirateria ed il saccheggio.

NOI NON SEMINIAMO” è il motto dei Greyjoy, e sta, appunto, ad indicare come gli Uomini di Ferro non lavoravano per ottenere ciò che gli era necessario per la sopravvivenza, ma lo conquistavano col sangue!

Con la caduta della dinastia Targaryen lord Balon Greyjoy, signore delle Isole, pensava, forse, di poter cogliere alla sprovvista il nuovo signore dei Sette Regni, e, in questo modo, ottenere di poter ripristinare l’Antica Legge alle Isole di Ferro.

Fu così che le navi lunghe degli Uomini di Ferro attaccarono contemporaneamente Seagard e Lannisport. La prima flotta era guidata da Rodrick Greyjoy, primogenito di Balon, la seconda da Euron Greyjoy, fratello minore del lord delle Isole, insieme agli altri fratelli Victarion ed Aeron.


Ma fu il disastro!

A Seagard, la “Torre del Boato”, eretta centinaia di anni prima proprio per avvertire la popolazione dell’arrivo dei pirati delle Isole, fece sentire per la prima volta la sua gigantesca campana di bronzo.

Fu una lotta terribile nella quale perirono molti Uomini di Ferro, fra i quali lo stesso Rodrick, ucciso in singolar tenzone da Jason Mallister, lord di Seagard e il più valoroso degli alfieri Tully.

A Lannisport, nonostante Euron Greyjoy fosse riuscito ad incendiare la flotta dei Lannister, ci fu un’altra sconfitta per gli Uomini di Ferro. Le loro navi furono infatti prese in trappola dalla flotta reale guidata dalla galea da guerra Furia di lord Stannis Baratheon, fratello minore del Re.

Aeron Greyjoy, ultimo dei quattro fratelli fu fatto prigioniero e marcì per tutta la durata della rivolta nelle segrete di Castel Granito.

Ma il peggio doveva ancora venire!

Chiamati a raccolta i vessilli di guerra, Re Robert guidò personalmente l’assalto a Pyke, a bordo della sua galea Martello di Re Robert.

Baratheon, Arryn, Stark, Lannister, e tutti i loro alfieri furono di nuovo insieme per sedare la rivolta. E per i Greyjoy non ci fu scampo!

Le macchine da guerra a bordo delle navi rasero al suolo le mura di Pyke, e nel crollo di parte di esse morì il secondogenito di lord Balon, Maron.

Il primo a sbarcare sulla terra ferma fu Thoros della città libera di Myr, un prete del culto di R’hllor, Signore della Luce, giunto ad Approdo del Re ai tempi di re Aerys, brandendo una spada fiammeggiante intrisa di Altofuoco. Subito dietro di lui Jorah Mormont, figlio di Jeor Mormont, lord dell’Isola dell’Orso e alfiere di Eddard Stark.

Un altro cavaliere che si distinse negli scontri fu ser Gregor Clegane, uomo di lord Tywin Lannister, che uccise anni prima la principessa Elia di Dorne, moglie del Principe Rhaegar, e il figlio di appena un anno Aegon.

Con Pyke a ferro e fuoco a lord Balon non restò altro che la resa!

Per ottenere garanzie che il lord delle Isole non fomentasse altre rivolte, Re Robert Baratheon affidò il suo terzo figlio maschio, Theon, di appena nove anni, alle cure di Ned Stark, che lo condusse con sé, in qualità di protetto, a Grande Inverno.

Per festeggiare la vittoria fu indetto un torneo a Lannisport.

Il vincitore fu Jorah Mormont, fatto cavaliere da Re Robert per il valore dimostrato nell’assalto alle mura di Pyke, che sconfisse all’ultimo scontro alla lancia nientemeno che ser Jaime Lannister, Lo Sterminatore di Re.

 

Ultimo aggiornamento ( mercoledì 09 dicembre 2009 )
 
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