Per discutere della religione nel mondo creato da Martin possiamo partire da un presupposto, lo scrittore a mio avviso ha voluto evidenziare due tipi di religioni, quelle che effettivamente discendono dall'antica Magia (estinta nel continente Ovest , come apprendiamo nei primi capitoli, dopo il gran disastro di Valyria) e quelle invece create dall’uomo usufruendo di una psicologia base e lo sfruttamento di alcune caratteristiche che potrebbero essere scambiate per miracoli.
Nella prima categoria possiamo inserire il culto di R’holl quello degli uomini senza volto e, non troppo forzatamente quello dei primi dei.
A ben guardare finora il culto di R’holl è uno dei pochi che ha dato dimostrazione di poter fare dei miracoli, cosa peraltro avvenuta dopo la nascita dei tre draghi, i casi citati nei libri (da che mi ricordo io) sono il potere di Thoros (far resuscitare i morti), la divinazione di Melisandre, l’avverarsi della profezia della cometa, che prevedeva la nascita del nuovo eroe, cosa avvenuta (l’apparire della cometa) in concomitanza con la “rinascita” di Daenyris dalla pira funeraria del marito, quantomeno per ora si prevede lei come papabile futura Azor Ahai (alla faccia della povera Melisandre, che sarà pure veggente, ma come Cassandra non riconosce quel che prevede, forzando Stannis come futuro guerriero della luce).
Non ultimo possiamo notare sempre la capacità di
Melisandre di generare le Ombre, per quanto questo sia un potere
decisamente sinistro,in fine per avere altra prova della magia del
“fuoco” e del suo legame coi draghi, ricordiamo le parole del piromante
di corte, ossia il fatto che l’altofuoco risultava molto più facilmente
creabile, come ai tempi in cui erano vivi i draghi.
Questo
tipo di religione è probabilmente quello che maggiormente si discosta
da un paragone con una religione “esistente”, infatti è creato ad uso e
consumo della narrazione, per quel che ci è dato di sapere infatti, è
proprio questa l’unica religione che si prepara all’arrivo del “Dio
Estraneo” grande antagonista di R’Holl e che colloca il Dio Malvagio
dove Martin ci ha fatto intuire risiede il grande pericolo ghiacciato
che invaderà il mondo (Barriera permettendo).
Sempre
restando a Est sappiamo che esiste anche il culto degli uomini senza
volto, legato alla figura dello straniero del Westeros e che conosciamo
grazie a figure come Arya e Jaquen.
Anche questo
culto di cui sappiamo poco, tranne che prestano i loro servizi a
pagamento e che hanno il potere di cambiare la loro fisionomia. Anche
questo comunque si può collocare tra le religioni (o culti, non è ben
chiaro in questo caso) che hanno un vero e proprio potere magico.
Il
culto degli “Antichi Dei” invece, è legato ai primi abitanti del
Westeros, se volessimo trovare uno spunto reale dovremmo ricercarlo in
popolazioni come i Maya o meglio ancora nei Pellerossa, vi è infatti
tra questa etnia e i “Figli della foresta” una similitudine decisamente
evidente, potremmo vedere nello spiritismo che li contraddistingue e
nella loro cacciata nell’Isola dei volti (similitudine con una riserva)
uno spunto di base non troppo forzato.
In ogni
caso dai vari racconti che sappiamo, ai Figli della foresta si fa
risalire la creazione degli alberi Volto una sorta di loro mezzo per
vedere tutte le terre del Westeros, attraverso i rossi occhi dei volti
scolpiti, nonché un portale magico (legato al giuramento dei Guardiani
della Notte) e si fa anche risalire ad essi il disastro che spezzò il
passaggio tra il Dorne e il continente ad Est, lasciando come ricordo
della sua esistenza le Step Island (cosa comunque non affatto provata).
Sempre
nei primi libri la vecchia Nan parla dell’ultimo degli eroi, creato per
combattere gli Estranei (anche se finora non siamo arrivati a
conoscenza del finale di quella leggenda) dove un uomo aiutato dai
figli della foresta trova il metodo per combatterli (similitudine con
Manifredde), e ci restano anche prove nei vari mucchi d’armi di
ossidiana (Vetro di drago) lasciate nei pressi del pugno dei primi
uomini.
Per finire l’esistenza stessa degli
estranei (similare però alla presenza del dio “Estraneo” antagonista di
R’holl, ci dimostra che le leggende legate al culto dei primi uomini e
antichi dei ha di sicuro i suoi fondamenti.
Le
altre due grandi religioni restanti sono il culto dei sette la
religione degli abitanti delle Isole di Ferro, entrambe a mio avviso
sono religioni che si basano sulla psicologia umana, i sette volti
degli dei sono alla fin fine i vari aspetti della vita di un uomo o una
donna,e il loro culto è, similarmente alla religione cristiana e
derivazioni varie, comandato e affidato a un gruppo di religiosi
“ristretti”, una sorta di clero che è presente in tutte le grandi e
piccole casate, nonché in ogni paesetto e villaggio, proprio come nel
medioevo lo erano i curati di campagna e i grandi vescovi delle città.
Proprio
come nel nostro medioevo poi esiste una sorta di pellegrini armati che
ha fatto tremare i vari potenti, Targaryen compresi e che è stata
soppresso con le armi (similarmente alla persecuzione che interessò i
crociati, creati per lo stesso motivo del “Credo militante” (diviso nei
“Figli del guerriero”, i combattenti più esperti e i novizi, ossia i
“Poveri compagni”) ossia proteggere i pellegrini, ma poi diventato una
vera e propria forza armata.
Per finire
similitudini con la religione cristiana sono date dal Sommo Septon (il
nostrano papa) e dal culto delle icone, ossia le sette statue lignee
che raffigurano le sette divinità, esattamente come il culto per le
statue presente nei cristiani, sempre sette sono anche gli inferi come
ci ricordano alcune imprecazioni de Westeros, probabilmente gironi
anch’essi riconducibili alla visione medievale dell’inferno, non ultimo
entrambe le religioni usano le campane per richiamare al culto i
fedeli, o per segnalare pericoli e festeggiamenti.
Di
certo sappiamo che queste divinità. Proprio perché frutto della mente
dell’uomo non hanno mai fatto miracoli, infatti gli unici miracoli
attestati sono quelli di Baleor il Benedetto che però, come ci spiega
Tyron, più che miracoli erano veri e propri atti di follia
totale,dettati dal veleno di una delle sue prove che lo aveva alterato
irrimediabilmente a livello mentale (cosa estremamente probabile
essendo un Targaryen).
Resta soltanto il culto
del Dio Abissale, un culto anch’esso creato ad uso e consumo della
popolazione che lo pratica, infatti è un culto estremo adatto a
razziatori come gli uomini di ferro, che potrebbe ricordare i culti dei
vichinghi, dove chi muore in battaglia è degno del paradiso, d'altronde
il cupo concetto della morte e del sangue permea anche tutta
l’iconografia araldica di questo popolo.
Anche
questa però è una religione che non conosce miracoli effettivi, infatti
la rinascita dei suoi adepti altro non è che una respirazione “Bocca a
bocca” effettuata più o meno malamente (a quanto sembra Aeron è degno
del migliore dei pronto soccorsi marittimi, visto che si vanta di non
aver mai perso un adepto).
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