HBO ha ufficialmente dato il via libera al nuovo progetto ambientato nel
continente di Westeros. Si tratta di un prequel ambizioso ambientato
migliaia di anni prima rispetto agli eventi di Il trono di spade.
Il periodo è quello della fine dell’Età degli Eroi e della discesa
nell'ora più buia per tutti gli abitanti di quelle terre: la Lunga
Notte.
L’età
degli Eroi si protrasse per migliaia di anni, periodo durante il quale
regni ascesero e caddero, nobili casate vennero fondate per poi
estinguersi, grandi imprese vennero compiute. Eppure, ciò che noi
davvero sappiamo di quell’epoca remota è ben poco di più di quanto
sappiamo del Tempo dell’Alba ha scritto George R.R. Martin in Il mondo del ghiaccio e del fuoco.
Una sola pagina in un libro che ne conta oltre 300 per un arco di tempo
di qualche migliaia di anni, perché degli eventi lontani nel tempo si
sa poco e anche di quel poco è impossibile distinguere la realtà dalla
leggenda. Specie se a scrivere la storia di un continente immaginario è
un abitante del continente stesso, tal maestro Yandel, soggetto a tutti i
limiti di chi può conoscere gli eventi del passato solo se ne sono
rimaste fonti scritte o materiali. Le due pagine successive sono
dedicate alla Lunga Notte, quella “stagione invernale che perdurò per
un’intera generazione” e nella quale fecero la loro comparsa “creature
conosciute come gli Estranei”.
Nelle Cronache del ghiaccio e del fuoco
Martin ha fatto diversi accenni alla Lunga Notte, ma vista l’ignoranza
dei personaggi su quanto davvero avvenuto anche per il lettore quel
periodo è avvolto nel mistero. Ora quella storia ha la possibilità di
essere narrata, anche se l’episodio pilota appena commissionato non ha
ancora un nome. Quel che è certo è che, se la serie dovesse
effettivamente venire realizzata, non arriverà sugli schermi prima del
2020, visto che il primo impegno di HBO è concludere Il trono di spade con l’ottava stagione attesa per il 2019.
HBO e i gli spin-off
Nella sua storia HBO non ha mai realizzato una serie spin-off di una
serie di successo, perciò il ritorno nel mondo di Martin sarebbe una
novità assoluta per il network, una novità giustificata dai numeri. Il
trono di spade è la serie HBO più popolare di tutti i tempi, con una
media nella scorsa stagione di 23 milioni di spettatori nei soli Stati
Uniti, e anche la serie dramatica più vittoriosa agli Emmy, con 38 premi
ricevuti e altri che potrebbero arrivare in futuro. Nonostante i costi
di produzione alti le vendite dello show e del relativo mechandising
hanno reso Il trono di spade una serie molto redditizia.
La serie è stata ideata da Jane Goldman,
che in caso di effettiva produzione ricoprirebbe anche il ruolo di
showrunner, e George R.R. Martin. La scrittrice, sceneggiatrice e
presentatrice televisiva Goldman ha già all’attivo diverse produzioni
importanti quali Stardust (2007), Kick-Ass (2010), X-Men – L’inizio (2011), Il debito (2010), The Woman in Black (2012), Kingsman – Secret Service (2015), Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali (2016) e Kingsman – Il cerchio d’oro (2017).
La Lunga Notte arriverà
In quale modo la Lunga Notte si sia alla fine conclusa rimane materia di cui sono fatte le leggende ha scritto Yandel, il fantomatico autore del Mondo del ghiaccio e del fuoco.
Nei prossimi anni gli spettatori potrebbero seguire le vicende di
personaggi leggendari come Brandon Il Costruttore, Lann l’Astuto e Azor
Ahai, scoprire come sia effettivamente finita la Lunga Notte.
Il nuovo progetto è partito, solo il futuro ci dirà se il mondo di Martin si rivelerà ancora una volta una scommessa vincente.
Il romanzo è preceduto da un’introduzione di John Hodgman. All’interno vi sono 73 illustrazioni in bianco e nero, una all’inizio di ciascun capitolo, e 8 tavole a colori dedicate ai momenti più significativi della storia. Una parte delle immagini è già apparsa in alte opere come i calendari, i giochi da tavolo o di carte e il volume Il mondo del ghiaccio e del fuoco, una parte è stata commissionata appositamente per quest’edizione. L’elenco degli artisti comprende Donato Giancola, Gary Gianni, Didier Graffet, Michael Komarck, John McCambridge, Mike S. Miller, Victor Manuel Leza Moreno, Ted Nasmith, John Picacio, Levi Pinfold, Arantza Sestayo, Marc Simonetti, Jennifer Sol Cai, Philip Straub, Justin Sweet, Magali Villeneuve, Jeffrey L. Ward e Paul Youll.
Fra le varie illustrazioni c’è anche quella ormai famosissima del trono di spade eseguita da Marc Simonetti e indicata da Martin come l’unica raffigurazione del trono corrispondente a ciò che lui ha sempre immaginato.
Della sua nascita ha parlato l’editor della saga, Anne Groell. Dopo che Martin ha rifiutato diverse immagini che, a suo dire, erano troppo vicine all’interpretazione errata data da HBO (interpretazione bella sotto l’aspetto visivo e ragionevole da un punto di vista pratico di realizzazione effettiva e ripresa delle scene, ma riduttiva rispetto a quel che lui aveva in mente), la Groell ha estrapolato ogni frammento d’informazione presente nei romanzi e ha chiesto a George quale fosse il problema. A quel punto George ha aggiunto un paio di informazioni sempre presenti nella sua mente ma che si era dimenticato di includere nei romanzi: che il trono ha un’altezza compresa fra i tre e i cinque metri ed è preceduto da una serie di gradini necessari ad arrivare in cima.
Rispondendo alla domanda di un fan Martin ha spiegato che eventuali edizioni illustrate degli altri romanzi dipenderanno dalla vendita di questo volume.
Il libro è arrivato nelle librerie americane nell’ottobre del 2016, negli stessi giorni in cui in Italia è stata pubblicata l’edizione di Il cavaliere dei Sette regni illustrata da Gary Gianni, mentre nel 2015 Il drago di ghiaccio, già pubblicato in precedenza con illustrazioni di Luca Enoch, era stato ripubblicato con le illustrazioni di Luis Royo.
Mondadori quindi aveva dato già diversi segnali di essere aperto alla possibilità di rispondere alla richiesta degli appassionati di pubblicare edizioni illustrate delle opere di Martin, richiesta avanzata nella primavera del 2013 nel corso di un incontro fra le parti.
I volumi di Meisha Merlin e Subterranean Press hanno un costo troppo elevato per essere economicamente realizzabili in un mercato piccolo come il nostro, ma nel momento in cui è stato possibile acquistare i diritti per un testo di ottima qualità a un prezzo più contenuto Mondadori non si è tirata indietro e ha pubblicato in libro dal prezzo certo non basso ma giustificato dal contenuto e tutto da ammirare.
Il titolo del libro, ancora una volta, è Il Trono di Spade, con chiaro riferimento alla serie televisiva che ha donato alla saga una fama in precedenza inimmaginabile.
Ultimo aggiornamento ( lunedì 11 giugno 2018 )
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